Il gruppo scout Gibellina 1 nasce nel maggio del 1983, dopo vari tentativi sia precedenti che successivi al terremoto del ‘68. Essenziale fu il supporto delle suore Elisabettine che, all’epoca, coordinavano un gruppo di ricamatrici e sarte che si occupavano di confezionare il “Prisenti” di San Rocco, esibito durante la processione per il Santo Patrono.

Tra le stoffe utilizzate a quello scopo ve ne era una giallo oro. Purtroppo, un’intera matassa di tale stoffa rimase in disuso, poiché le sue misure non consentivano di utilizzarla. Per dare uno scopo alla stoffa dorata si decise quindi di utilizzarla per realizzare il primo fazzolettone del gruppo, bordandolo con due strisce blu (una più larga, una più stretta) che si incrociavano nell’angolo posteriore.

Nel 1989 si verificarono due coincidenze: innanzitutto, la fine della stoffa giallo oro, che non si riuscì più a sostituire con una di identico colore; in secondo luogo, l’ampliamento del gruppo che, contemporaneamente, vide l’aumento delle squadriglie (che passarono da due a cinque), la nascita del noviziato e la formazione del primo branco.

Essendo necessari tantissimi nuovi fazzolettoni, la Comunità Capi dell’epoca decise di cambiare radicalmente i colori del fazzolettone. Per la base si scelse il nero, cui vennero aggiunte tre strisce di raso (una blu, una verde e una gialla), cucite lungo i lati corti del triangolo e che si incrociavano sull’angolo posteriore.

Al nero della stoffa si diede il significato della memoria di ciò che era stato fino a quel momento il gruppo scout a Gibellina (un po’ come il nero che si usa per ricordare un caro defunto). Le strisce gialla e blu ricordano i colori del vecchio fazzolettone; quella verde, insieme alla gialla, richiama i colori sociali del comune di Gibellina.

Fu così che nacque il fazzolettone che, da ormai 34 anni, gli scout di Gibellina portano orgogliosamente al collo.

Oggi, fanno parte del Giballina 1:

  • il branco Popolo Libero,;
  • il reparto Everest;
  • il clan Orione.

 

Il gruppo gestisce anche una base scout che può accogliere fino a 100 ragazzi ed è disponibile per ospitare campi di tutte le branche, per tutto l’anno. Nella base sono infatti presenti una cucina, bagni, docce, un giardino in cui piantare fino a 6 tende jamboree e un pennone per le cerimonie. La base è intitolata al nostro fratello Alessandro Calia.

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