CON ALI NUOVE… San Giorgio!

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Ogni cammino, ogni scalata, ogni strada inizia sempre con lo scegliere di voler fare il primo passo. Non ci sono alternative: o scegli di restare fermo, immobile, paralizzato oppure, è inevitabile, devi scegliere di fare un passo oltre.
Questo è quanto abbiamo vissuto nei giorni del San Giorgio, dal 23 al 25 Aprile, presso la neo base scout “Ciuri di Zagara”, bene confiscato alla mafia ed assegnato al locale gruppo scout AGESCI Castelvetrano 1.

Questo è quanto abbiamo scelto di vivere, 220 ragazzi dei reparti coinvolti dei gruppi Alcamo 1, Alcamo 4, Castellammare 1, Castelvetrano 1, Mazara 4 e Paceco 1 della Zona dei Fenici.
Questo è l’odore che noi presenti, E/G, R/S in servizio e tutti i Capi, abbiamo respirato in un campo intenso di tre giorni, vissuto tra l’odore di fiori d’arancio e sulle note della legalità.
Questo è ciò che stato vissuto anche tra i cittadini di Castelvetrano, ben sorpresi e lieti di ricevere un’ondata azzurra piena di gioia vera e di voglia di cambiamento.
Il concetto di legalità è strettamente collegato a quello di libertà e, dunque, a quello di felicità, di amore. Da questo ha preso inizio il cammino, cui ha dettato i tempi la Parola, scoprendo che ogni uomo compie i suoi passi scegliendo di fidarsi e di chi fidarsi. Un cammino, verso la felicità, comprendendo che non la si può comprare, ma che si può essere felici solo quando si sceglie di essere noi stessi. Un essere felice pienamente che non è un accaparrarsi, un ottenere, un mettersi al centro ad ogni costo, un dover per forza parlare e dire la propria, ma un saper lasciare, una questione di spazio, un essere disposto a “perdere” e non a “prendere”, capendo che c’è una “R” di mezzo che fa cambiare tutto, e la “R” è la tua Realtà, ciò che scegli! Scoprendo che non si può attendere che tutto attorno a noi sia perfetto, che noi stessi lo siamo, ma che bisogna cominciare. Bisogna volere essere il nostro primo passo, verso la felicità!
Abbiamo riflettuto su quante volte abbiamo grandi desideri, ma non agiamo e li lasciamo spegnere perché ci manca il coraggio. Non osiamo guardare le stelle (da cui deriva la parola desiderio), perché ci manca il coraggio (che significa “agire col cuore”). Siamo capaci addirittura di scegliere di seppellire noi stessi pur di non esporci, pur di non osare la felicità. Spesso siamo portati a dire (e a dirci): “Chi si accontenta gode”, ma sarebbe molto più corretto dire/dirci che “gode chi sa essere contento”! Non perché la felicità non sta nelle piccole cose, ma piuttosto perché la felicità è prima di tutto in chi la sa provare!

Qui, dalla base scout “Ciuri di Zagara”, il 25 aprile 2019, ogni uomo o donna presente (di oggi o del domani) ha avuto il coraggio di gridare al cielo, di scegliere di non accontentarsi se non del meglio, di non voler vivere trattenendosi, di non voler vivere seguendo le logiche del risparmio, ma di volersi spendere e donarsi totalmente per ciò che davvero conta! Sì, è vero, l’amore non bada a calcoli e solo una vita sprecata è una vita che non calcola, la vita di chi sceglie il tempo pieno, la vita di chi ama! Una vita che può gridare in piedi gioendo a testa alta che “Ne vale pienamente la gioia”!
Dunque, che dire? La felicità è già dentro di te, lì nel tuo profondo. Attende solo che tu scelga di rimuovere la polvere che col tempo si è cumulata. Attende che tu faccia quel cambio di stagione, togliendo le cose pesanti ed ingombranti di torno, così che tu possa smettere di rincorrerla e definitivamente scegliere di cominciare a viverla.. con ali nuove!

Sergio, Paceco 1